Negli anni '80 sembrava possibile tutto;
negli anni '90 niente sembrava poter toglierci la speranza;
con il nuovo Millennio un lento declino.
Non c'eravamo accorti che il declino era iniziato anni prima.
Ora però lo stiamo favorendo
Ora però senza indugi l'abbiamo capito. 
Il mondo è sconvolto.
La cosa peggiore è che non ce ne frega un cazzo.
Ne siamo consapevoli,
ma non ce ne frega un cazzo.


Peter Standford

Erano nella Route 412. Ficcati fino in fondo al lungo coltello dell'Oklahoma. Tenevano l'auto a tavoletta in quella lunga strada tesa e dritta come una stecca da biliardo.

-Fermatevi brutti figli di puttana!- Urlò Il Tirchio con la sua voce rauca, sbattendo pugni sul clacson nervosamente. Peter Standford se ne stava sul sedile a fianco quasi incredulo, un'istante dopo prese fiato e quasi intimorito disse,

-Tirchio, credo sia ora di sparare un colpo per fermare quei due non trovi?-.

Il Tirchio replicò sempre più rauco

-Dimmi un po' giovanotto, lo sai quanto cazzo costano le munizioni al giorno d'oggi? Ti rendi conto che una cartuccia esplosiva come questa costa più di un tuo fottuto testicolo da quattro soldi? O preferisci che te lo faccia esplodere quel testicolo?-. Il Tirchio ridacchiò, poi riprese ad imprecare contro l'auto davanti. Peter Standford non credeva alle sue orecchie, per un attimo volse lo sguardo verso la pianura desolata, il terriccio sabbioso sembrava cenere e invadeva a tratti la carreggiata, il sole al tramonto per un momento lo accecò. "Che caldo bestiale" pensò. Poi prese un po' di coraggio e disse

-Tirchio, se non spari tu lo farò io, e poi pensaci, quanto carburante stai sprecando per questo inseguimento?- Il tirchio dilatò le pupille

-Hey moccioso, forse hai ragione. Invece di startene a scaccolarti sulla mia tappezzeria, reggimi il volante-. Il Tirchio prese la sua Magnum si sporse dal finestrino e prese bene la mira. Nel frattempo Peter accennò al fatto che l'importante era recuperare il carico e non le teste vive di quei due. Bisognava andarci cauti: metti caso che l'auto uscendo di strada prendesse fuoco? Bisognava andarci cauti. Così Il Tirchio prese ancora una volta la mira mentre l'auto davanti oscillava impaurita. Un'istante prima di esplodere il colpo l'auto davanti inchiodò a gomme strette sull'asfalto, Il Tirchio non aveva i piedi abbastanza vicini ai pedali per poter fare altrettanto. Peter poté solamente girare lo sterzo ed evitare il botto. Finirono in testacoda su un turbine di sabbia e terra mentre l'auto blu raggiungeva l'orizzonte come una freccia.

-Diavolo, merda merda merda merda, fottutti bastardi! Moccioso stai bene?- Urlava rauco Il Tirchio con la fronte ricoperta di sangue. Ma Peter era praticamente illeso.

-Guida tu- aggiunse il Tirchio. Si rimisero in carreggiata. Dovevano recuperare il terreno perso.

-Chissà quanto cazzo mi costerà tutta questa storia- Urlava il tirchio indiavolato -Doveva essere un lavoro tutto guadagno e niente fatica, merda! Corri moccioso corri, io mi preparo per il colpo-.

Fecero molta fatica a raggiungerli ma alla fine gli furono di nuovo quasi appresso e fu a quel punto che Il Tirchio esplose il suo colpo diretto alla gomma posteriore destra del veicolo di fronte che, prima uscì di strada e poi si ritrovò in una carambola ad avvitamento mortale dove la terra veniva sollevata come mulinelli e il sole rosso sembrava chiamare le fiamme dell'inferno. Entrambi i conducenti erano morti? Non importava, e al Tirchio non fregava nulla, prese il carico dal portabagagli sforzandolo con un piede di porco. Disse a Peter di caricare tutto sulla loro auto.

Dio

Camminavamo lungo la spiaggia, io e Trevor. Trevor era sopravissuto all'ultima collisione tra la Celsius V e la Tirannus II. Due titani. Non parliamo proprio di collisione. Parliamo di sangue. Dato che Trevor doveva rimettersi decise di rimanere qualche giorno sulla terra. Tirava una leggera brezza. Non troppo, non poco. La brezza dico. Aveva alcune costole incrinate Trevor. Ciò nonostante camminava tranquillamente. "Vedi Lucas" disse Trevor, "Dio esiste. Dio è la personificazione di un essere estremamente evoluto". Ero affascinato dai discorsi di Trevor, lo lasciavo sempre fare, nonostante io fossi Cristiano le sua blasfemità non mi davano fastidio. Dopotutto non aveva tutti i torti. "Metti che Dio fosse stato un essere umano come noi" aggiunse Trevor, "metti che dopo miliardi di anni di evoluzione sia potuto arrivare a tal punto da manipolare l'universo. Non ci credi? Ti dirò di più: se nell'arco della nostra evoluzione potessimo scoprire la vita eterna. Nessuna morte. Dove potrebbe spingersi la nostra materia celebrale? Potremmo immagazzinare tutti i meccanismi che governano questo universo? Se si saremo Dio. Dio è un essere come noi, con vita eterna, intelligenza eterna, ma si annoia. Quando puoi muovere le redini dell'universo allora non ti resta solo che tornare indietro, tornare allo stadio evolutivo precedente, tornare indietro. Dio siamo noi. In una grande, lunga, infinita, ripetitiva altalena cosmica." . Guardai Trevor nella luce del tramonto, non sapevo se stesse scherzando, ero un pò stordito. Ma cosa importava...era ora di cena, e poi, prima di diventare Dio avrei dovuto almeno almeno mangiare no?
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